Arteriosclerosi e' un termine generico che indica un prematuro anomalo ispessimento delle arterie, che diventano come condotti rigidi, non piu' elastici e facilmente occludibili.
Tale degenerazione arteriosa e' alla base della maggior parte degli infarti cardiaci (per occlusione delle arterie coronariche che forniscono sangue ossigenato al cuore) e delle malattie cosiddette cerebrovascolari come l'ictus (per occlusione di arterie del cervello con conseguente possibile rottura ed emorragia).
Sebbene sia una preoccupazione dell'era moderna, l'arteriosclerosi e' una condizione riscontrata persino nelle mummie egiziane, e conosciuta dagli antichi Greci. L'arteriosclerosi e' oggi la principale singola causa di mortalita' per malattie cardiovascolari in assoluto, superando persino tutti i tipi di tumori.
Tutte le arterie del corpo umano normalmente vanno incontro a cambiamenti con l'eta'che non sono necessariamente classificati come arteriosclerosi, a meno che non occorrano prematuramente. Le pareti di molte arterie si ispessiscono fino all'eta' di circa 25 anni, dopo i quali vi e' una graduale perdita di distensibilita'. Tale perdita costituisce il principale segno di senescenza. La diminuita elasticita' e' causata da un aumento di tessuto fibroso, detto collagene, nella parete arteriosa, con calcificazioni che portano a quel processo di indurimento dei tessuti conosciuto appunto come "sclerosi". I vasi sanguigni possono percio' divenire dilatati ed allungati, con deformazioni e possibili rotture. I vasi cerebrali che non sono supportati da forti strutture esterne sono particolarmente vulnerabili in questo processo degenerativo e sono piu' soggetti a lesioni. Come detto, l'arteriosclerosi puo' interessare tutte le arterie del corpo umano, tuttavia si riscontra piu' frequentemente nelle arterie del cervello, del cuore e dei polmoni.
I dati provenienti da autopsie indicano che almeno meta' di tutte le cause di "morte improvvisa" hanno come importante causa contributiva l'arteriosclerosi. Molti studi condotti sulla prematura ed accelerata degenerazione arteriosa fanno emergere fattori di rischio che aumentano le probabilita' di insorgenza di malattie coronariche. I piu' importanti e comuni fattori di rischio sono: iperlipidemia (elevati livelli di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue), fumo di sigaretta, ipertensione arteriosa (elevata pressione del sangue nelle arterie), obesita', diabete (elevata concentrazione di carboidrati nel sangue) e alcolismo.
E' ovvio quindi che l'eliminazione o riduzione di tali fattori, in un'unica parola, la prevenzione, comporta un minore rischio di arteriosclerosi e delle conseguenze, spesso mortali, che ne possono seguire.