Ingredienti:
acqua gr 230 - burro gr 50 - .sale un pizzico - 1 bustina di vaniglia - la buccia grattugiata di limone - farina gr 750 - 5 uova - crema pasticciera - ciliegie amarene.
Esecuzione e storia:
Si parlava di Bigne' di San Giuseppe. Questa e' la ricetta di quelli che si usa fare in Costiera e credo nel napoletano in detta occasione.
Le vetrine delle pasticcerie trasbordano di queste "zeppole"; vi e' anche una versione di queti bigne' al forno, ma questa e' la ricetta per quelle fritte.
L'origine di questo dolce è antichissima, intorno al si celebravano a Roma le Liberalia, le feste delle divinita' dispensatrici del vino e del grano, nel giorno del 17 marzo. In onore a Sileno compagno di bagordi e "precettore" di Bacco, si beveva rosso nettare e si friggevano profumate frittelle di fiumi. Quasi nello stesso giorno, il 19 marzo, e in occasione della festa dedicata a S. Giuseppe si ripete la cerimonia delle frittelle.
Scaldate in una casseruola l'acqua con il sale e il burro fino a quando questo non si sciogliera'.
Portate a bollore e allontanate dalla fiamma.
Aggiungete la farina setacciata tutta insieme e scolate energicamente.
Riportate la casseruola sul fuoco e continuate a mescolare per mezzo minuto a calore basso.
Mettete la pasta sul marmo unto con un po' d'olio e lasciatela raffreddare.
Quando sara' fredda incorporatevi le uova, una per volta, prima il tuorlo e poi l'albume.
Per cuocerle preparate 2 padelle con abbondante olio, una su fuoco lento e un'altra a calore piu' allegro.
Prendete un foglio di carta oleata e praticategli dei fori.
Mettete la pasta, poca per volta, nell'apposita siringa con l'imboccatura a stella, e formate delle ciambelle che poggerete direttamente sulla carta che immergerete nell'olio bollente.
Attraverso i fori passera' dell'aria, che permettera' alle zeppole di staccarsi facilmente dalla carta oleata.
A questo punto toglietele da questa padella e immergetele nell'altra a fuoco piu' forte afficnche' si cuocino perfettamente e diventino dorate.
Sgocciolatele su una carta assorbente guarnendole con una cucchiaiata di crema e un paio di ciliegine amarene.